domenica 4 settembre 2011

Italians.

C’è a Barcellona un isolato dal sapore americano. In quest’isolato si trova un centro che di americano non ha proprio nulla: l’istituto italiano di cultura (#).
Tra bibliotecari vecchi e polverosi che ancora cercano di cogliere il significato profondo di una fotocopiatrice e segretarie cubiche decisamente irascibili, ci si può imbattere in un’esposizione. Artisti italiani a Barcellona. I 150 anni qui si festeggiano così.

Un paio di acquerelli mi colpiscono particolarmente. Cerco l’autore. Stupita mi accorgo di conoscerlo.

Qualche mese fa. Plaza Catalunya. Movimento 15-M (#el pais, #spaghettibcn). Sono los indignados. Mi trovo tra un gruppetto di italiani. Cosa abbastanza insolita. Normalmente prediligo compagnie non-italiane.



Mi si presenta un uomo. Michele.
È un personaggio del tipo: “faccio cose… vedo gente…”.
Architetto. Vivo tra NYC e BCN. Ho questo hobby, dipingo, ho un animo artistico.
Un hobby.

I miei hobby sono stare dietro a un’orchidea, che al momento sta morendo, leggere, fotografare, cucinare… Con questi hobby non arrivo di certo ad allestire un vivao, a gestire un gruppo di lettura, a partecipare ad una galleria fotografica, a scrivere un libro di cucina…

Michele è lui: http://michelebajona.com/.
Per me. Sanno tanto di questa città. C’è la libertà. Il mare. Poi, soprattutto, conoscenze superficiali che ci portano a ricordare le persone come immagini indefinite, eteree. Il fuoco dell’obiettivo rimane sempre su un piano che non appartiene né a quello della persona, né a quello del fondo.
Ma questa è la tecnica dell’acquerello, è normale che sia così.

Tra le proteste degli indignados mi parla anche di un progetto cui sta partecipando. Un video che presenti presso il padiglione -Italia nel mondo- durante la biennale di Venezia gli artisti italiani che qui a Barcellona si sono fatti distinguere. Arte in tutte le sue forme. Lui ne è il direttore. Ha vinto il primo premio come miglior documentario.
#Qui lo si può vedere (proclamo solennemente il mio amore incontrastato verso Vimeo).
Per attitudine personale, i miei preferiti: TVBOY e Daniel Arvizu.

Sono anni che non seguo i telegiornali italiani. Di queste cose, che sanno di un’Italia pulita, originale, creativa, se ne parla?

Inciso: Benedetta Tagliabue, presente nel sopra-video, nel 2004 ha realizzato con il suo studio la ristrutturazione del mercato di Santa Caterina di BCN. All’interno, di fronte ai vari banchi del pesce, c’è un bar dai tavolini in alluminio, tovagliette di carta, servizio rustico e spartano. Lì ho mangiato fino ad ora il miglior Fideuà.

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