venerdì 30 marzo 2012

Bolle di sapone.

Passano settimane come bolle di sapone. Niente che vuoi ricordare, niente che vuoi comunicare. Hai voglia solo di stare immobile per non farti male. Succedono infinite cose e ripetutamente non sei dove vorresti, non vivi quello che desideri.
I pensieri di arroganti e spavaldi ancora ti paralizzano.
Ti vergogni delle tue stupide lacrime quando lei si racconta e vieni a sapere quanto può essere profondo lo sconforto, e ancora ci pensi, a lei che non vorrebbe nemmeno piangere perchè è allergica alle sue lacrime.


Chiave nella borsa, nella mani. Chiave nella toppa. Silenzio. Hanno portato una ventata di famiglia, di affetto e risate all'italiana. E vorresti tanto poter tornare a casa, anche se poi sai perfettamente che da quella città e da quella casa sei scappata. Che lì ti mancava l'aria.