giovedì 10 novembre 2011

Things.

Leggo.
Mi sconvolge per la sua banalità. Un bel mazzo di pensieri scontati, parole deludenti, sentimenti prevedibili. Sconvolgente banalità.
Ma proseguo imperterrita. Perché voglio sapere se prima o poi si riscatterà, sono l’avvocato delle infinite occasioni. Perché nonostante conosca e approvi i dieci diritti del lettore secondo Pennac, proprio non ce la faccio a lasciare lì un libro (a meno che non si tratti de Il partigiano Jonny, quello sì, si può abbandonare).

Per chi non li sapesse, i diritti irrinunciabili di ogni lettore:
1) il diritto di non leggere
2) il diritto di saltare le pagine
3) il diritto di non finire un libro
4) il diritto di rileggere
5) il diritto di leggere qualsiasi cosa
6) il diritto al bovarismo
7) il diritto di leggere ovunque
8) il diritto di spizzicare
9) il diritto di leggere a voce alta
10) il diritto di tacere

Ballo.
Danza. LindyHop. Lui, il moretto sulla sinistra è il mio prof. Non male. Affatto.
A lezione conosco un italiano e un francese. L’ambiente qui è molto più disteso e amichevole rispetto allo spocchioso mondo della salsa che ad ogni angolo olezza di vecchiume. L’italiano è la versione mora e gentile della fissazione della mia vita. Ci siamo presi in simpatia. Toscano con metà della vita passata a Bologna. "Uomo di cultura". Gli piacciono i miei orecchini a coccinella. E forse anche qualche cos’altro.

Viaggio.
Mater e Pater familiae in visita. Degno di nota il viaggio a Tarragona con Boby, la valigia ante-guerra, fabbricata prima che il Sig. Trolley inventasse, appunto, il Trolley. Boby, solo ruotina-munito, è come un cane al guinzaglio, tira dove vuole lui. Mater e Pater si sono portati al seguito un'amica. Amica completamente incompatibile con la sottoscritta. Amica che ha avuto una vita difficile, una vita tremenda, tristissima. Ma, sarò stronza, non riesco a giustificare il suo essere così congestionatamente nervosa, incapace di capire che forse quando uno sta parlando tu non devi parlare… E tante altre cose. Sarò stronza.

Tarragona - Anfiteatro romano - patrimonio UNESCO

Mi incazzo.
Il calimero messicano ha rischiato di morire. Preso dall’agitazione per avere il suo primo esperimento contaminato da un pregevolissimo ceppo batterico, non ha VISTO che stava versando la candeggina anche su una mia piastra. Ho dovuto far entrare nei polmoni tutta l’aria che c’era nel laboratorio per non vomitargli addosso il mio odio. Ricorrere alle lontanissime lezioni di yoga e a tutta la mia calma. Ha funzionato. Adesso almeno è sedato, e cerca di contenere il suo altrimenti incontenibile desiderio di mettersi in mostra, perchè è chiaro che verrà insignito presto da un Nobel.
Anche CiaoBella. Arrivo all’una al lavoro perché sono stata male tutta la mattina. Come fai a dirmi “sei sempre in formissima” quando ho la faccia color della cera economica delle candele delle chiese e sto su perché due Buscofen nelle vene mi fanno da ciappetto tenendomi attaccata al filo della lucidità?

Sogno. Amica è venuta a trovarmi. E con lei gli ultimi raggi di autunno. Farfalle e piedi scalzi.


Foto scattate da lei, Alicae

Assieme siamo andate in uno dei miei musei preferiti. Il quadro oggetto di miei numerosi pellegrinaggi era ancora là appeso.

Susana Rangel - La nuca

Lei è Susana Rangel. E tutti quelli che hanno visto “La nuca” mi hanno chiesto se fossi io di spalle. Non potevo trattenermi dal saccheggiare il museo di ogni gadget che riportasse questo quadro. Non potevo davvero.

Rifletto.
Ultimamente ogni persona che mi incontra nel corridoio e che sa che sono italiana mi ferma dicendo: “congratulaccioni”, “và a casa!”, “sei felicce?”, “finalmente eh?”. Io sorrido. Ma è un sorriso amaro. Perché per quanto mi sforzi non sono felice, non ci vedo molto di positivo nel nuovo panorama politico italiano. Non riesco a percepire un prossimo forte cambiamento. Un rospo se ne va dallo stagno, ma quello che rimane è pur sempre fanghiglia. E ci sono ancora tutti gli altri rospi.

Ascolto.

Everytime i look in your eyes
you move the
ground beneath me
and? i really don't know why
but i don't wanna end tonight



Stringi forte al petto quell'attimo che c'è
se ti porti dietro il mondo
porta dietro pure me...

3 commenti:

  1. Ehi...ma che libro leggi?? (spero di non avertelo
    consigliato io!)...
    Alicae

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  2. No.. è stato preso in un raptus di follia assieme a La custode (non "custodia"!!) di mia sorella.. ;)
    Si intitola "La metà di niente", fà così vomitaro che non volevo nemmeno scrivere di che si trattasse..
    Bisou

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  3. La custodia mi fa sempre ridere! Bacino!
    Alicae

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