martedì 10 gennaio 2012

Sono fortune...

A capodanno, a quanto pare, mi si è spento il cervello per un tempo imprecisato, ma per motivi ben definiti. Vodka e Martini hanno effetti incontrollabili sulle mie piccole, insignificanti e fragili sinapsi.
Ergo: appena riaccendo il cervello mi accorgo che il mio orologio e i miei due cellulari hanno deciso di prendersi una vacanza. Senza alcun preavviso. Semplicemente se ne sono andati. Presi sicuramente dalla foga della musica rimbombante hanno dimenticato di lasciarmi anche il più semplice bigliettino di addio.


Orologio un tempo bello-fuori oltre che bello-dentro, ma che ormai stava attaccato con i pezzetti di scotch, e che continuava a essere il mio orologio solo per la sua bellezza interiore. Un regalo da parte di persone preziose.
E i cellulari? Cos'è questa profusione di sudici danari ed esposizione presuntuosa di zozza fortuna? Na. Semplicemente due scarcagnati apparecchi plasticosi dotati di una incredibile capacità di connettersi alla rete telematica di due stati differenti facendomi spendere più soldi al mese di quanto siano costati loro, i suddetti apparecchi.


Quindi, oggetti tanto amati, curati e desiderati, raccogliete tutte le forze rimaste in voi e esplodete in mano a chi vi ha indotto, con buone o cattive promesse, ad uscire dalla mia linda e pinta borsa.


Due Samsung (prima che Samsung facesse Galassie S-X-Y-Z, Tavolini, e Portatili vari) vengono sostituiti da oggetti altrettanto plasticosi, ma decisamente meno Samsung. Così tanto "meno Samsung" che sono di due marche di sconosciuta origine, ma dal nome decisamente esotico. Onda e Huawei (che data la mia lieve dislessia, è diventato immediatamente Hawaii).


E intanto le gnocche di VictoriaSecret con i loro costumi stupendi davvero ci sono andate in mezzo al Pacifico. Bora Bora. Mannaggia a loro. Pur di andare là credo che potrei accettare di diventare anoressico-forme, obbligare la mia pelle ad abbronzarsi e cosa ancor più dura, farmi fare foto in costume.



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